Agrigento, l’antica Girgenti, era per Pindaro “la città più bella dei mortali”; situata a quattro chilometri dal mare, Agrigento si sdraia sul colle di Girgenti e la Rupe Atenea. Le sue origini millenarie hanno fatto si che cambiasse nome per ben tre volte: i Romani la chiamarono Agrigentum, Kerkent gli Arabi e Girgenti i Normanni. La storia di Agrigento la si legge nelle strade e nei vicoli della città vecchia disseminati di testimonianze greche e romane e raccolti attorno a S. Maria dei Greci, la minuscola chiesa costruita nel medioevo sulle rovine di un tempio greco in stile dorico i cui resti sono visibili all’interno della chiesa ed accanto alla navata sinistra.
Agrigento è ricca di musei visitati ed ammirati dai turisti di tutto il mondo: ecco quali visitare.
Agrigento è ricca di monumenti, palazzi antichi e chiese che ne raccontano la storia secolare, ma la più famosa è la Cattedrale di S. Gerlando. Edificata tra il 1093 ed il 1099 sulle rovine di un preesistente tempio greco, subì molte trasformazioni strutturali nei secoli: venne prima ampliata e poi ridotta nuovamente, venne accorciata quando il terremoto causò pesanti danni alla navata ed ecco il perché la torre campanaria oggi è più avanti rispetto alla facciata. Venne affrescata ed arricchita con decorazioni seicentesche che furono in seguito rimosse.
Se osserviamo il soffitto ligneo della navata ci accorgeremo che appartiene a tre epoche diverse: XII secolo, 1514 ed infine metà ‘600 mentre l’abside è in puro stile rococò. Questo miscuglio di stili può creare un’idea di confusione e di disarmonia ma in realtà le dona un’aria singolare, unica che non ha pari in tutto il mondo. Salendo verso la torre campanaria attraverso gradini strettissimi e ripidi si raggiungono due ambienti unici: un balcone che si affaccia sul mare, su Porto Empedocle e sulla Valle dei Templi e, qualche gradino più in alto, una balconata sita alle spalle del rosone centrale che ci regala una splendida vista sulla navata centrale e sul soffitto ligneo.
Accanto alla Cattedrale possiamo visitare il Monastero di Santo Spirito che oggi ospita alcuni musei civici tra cui il già menzionato Museo Diocesiano, custode dei Tesori della Cattedrale. Restando sempre nella città vecchia, e più precisamente nell’area attorno alla Stazione Ferroviaria e lungo Via Crispi, incontriamo alcuni palazzi meglio conservati di Agrigento tra cui il palazzo della Prefettura, i palazzi di Piazzale Aldo Moro ed infine Villa Catalizzano, antica Villa di deliziosa architettura che oggi ospita il ristorante L’Aguglia persa.
La Valle dei Templi, tra i siti più visitati al mondo, fu costruita nel 581 a.C. dagli abitanti di Gela e venne dichiarata “Patrimonio mondiale dell’Umanità” dall’Unesco nel 1997. La Valle dei Templi si estende tra ulivi e mandorli ed è uno dei maggiori complessi archeologici del Mediterraneo. Il sito è ampio circa 1300 ettari e conserva i resti dell’antica città di Akragas con il suo territorio che si estende fino al mare. Akragas era una dell più importanti colonie greche della Sicilia e negli ultimi del VI secolo a.C. venne circondata da un’imponente muraglia lunga 12 chilometri lungo la quale si aprivano 9 porte.
Nel 406 a.C. Akragas venne distrutta e durante le guerre puniche divenne base operativa dei Cartaginesi contro i Romani che nel 201 a.C. la conquistarono e ne forgiarono il nuovo nome: Agrigentum. La Valle dei Templi di Agrigentum è quindi un sito di grande testimonianza della Magna Grecia in Sicilia: il suo lungo crinale, chiamato in modo scorretto “valle”, ha visto la nascita di numerosi templi che rappresentavano la prosperità della città. Purtroppo questi templi vennero incendiati dai Cartaginesi nel 406 a.C.
E vennero successivamente restaurati dai Romani nel I secolo a.C. rispettandone lo stile dorico originale. Il successivo crollo di queste imponenti opere architettoniche fu determinato sia da eventi naturali, terremoti, che dalla violenta furia dei cristiani supportati dall’editto dell’Imperatore d’Oriente Teodosio. Ciò che rimane oggi di queste spettacolari opere ci fa capire che tutti gli edifici sono orientati verso est a rispetto del criterio classico greco e romano che prevedeva che l’ingresso alla cella nella quale si trovava la divinità fosse illuminato dal sole nascente , fonte principio e forza di vita. Tra i maggiori ricordiamo il tempio di Ercole, di Giove Olimpico, di Giunone Lacinia ed in particolare il Tempio della Concordia, perfettamente conservato ed emblema di architettura dorica. All’interno del parco è presente anche un museo archeologico dove vengono organizzate visite guidate anche teatralizzate.
E’ possibile visitare la Valle dei Templi partecipando ad uno dei numerosi tour guidati, anche con partenza da altre città della Sicilia (qui puoi prenotare un tour guidato con partenza da Palermo).
Deve il suo nome ad un’iscrizione latina rinvenuta in prossimità dell’edificio e che cita la Concordia degli Agrigentini. Il Tempio è in stile dorico ed è stato costruito con calcarenite di Sicilia, il suo basamento è formato da 4 gradini ed ha 6 colonne sui due lati più corti, 13 sui due lati più lunghi. È arricchito da 12 arcate ricavate nei muri della cella e le tombe sono scavate nel pavimento, tombe che vennero create grazie alla trasformazione del Tempio in basilica cristiana che permise di mantenere l’edificio in uno stato di conservazione ottimo.
Il più grande Tempio dorico dell’Occidente nonché il terzo della Grecità. Pare che la sua edificazione iniziò dopo la vittoriosa battaglia sui Cartaginesi ad Himera nel 480 a.C. ma non venne mai terminata perché, pare, la manodopera impiegata per la sua costruzione fu fornita da migliaia di prigionieri di guerra Cartaginesi non qualificati quindi non determinati alla conclusione dell’opera.
Si trova accanto al Tempio di Zeus ed è in stile dorico; di questo tempio restano 4 colonne fatte rialzare in due tempi diversi anche se gli studi dei vari architetti che si avvicendarono determinarono che originariamente le colonne erano probabilmente 34.
Lacinia, Giunone, vede il suo tempio posto nella parte più alta dell’antica città greca, costruito intorno alla metà del V secolo a.C., dedicato a Giunone moglie di Zeus. Caratterizzato dalla presenza di 6 colonne in larghezza e 12 in lunghezza è il tempio presso il quale gli antichi Greci celebravano i matrimoni.
È il tempio più antico di Agrigento la cui costruzione risale al VI secolo a.C.. Ercole era molto venerato dagli abitanti di Akagras tanto che le feste del tempo erano chiamate “Eraclee”. Il tempio cadde sotto la forza del terremoto nel 1832 e le sue macerie vennero sgomberate immediatamente. Solo nel 1922 Sir Alexander Hardcastle finanziò la sua ricostruzione facendo rialzare 8 colonne. Pare che questo tempio costudisse un dipinto di Ercole bambino che strangola due serpenti con Giove che ne ammira la forza.
Agrigento ed il suo litorale regalano spiagge incredibili e meraviglie da visitare assolutamente. La sua costa lunga 150 chilometri è ricca di spiagge bianche, calette, mare cristallino quasi caraibico, spiagge incontaminate e selvagge, dune e palme. A fianco della famosissima Scala dei Turchi di Realmonte parte una serie di baie protette ed oasi naturali mozzafiato.
Agrigento di sera diventa una città magica, uno spettacolo sotto le stelle dove colori, suoni, profumi, musica e voci si fondono con i palazzi e le strade e la vita si anima. Agrigento è la città che di giorno tramanda storia, arte, cultura e la notte si trasforma e diventa la città capace di soddisfare gusti ed esigenze diversi, di soddisfare la voglia di divertirsi di stare insieme e rilassarsi. Per chi ama rilassarsi la sera può fare una passeggiata lungo il Viale della Vittoria ed in Via Atenea, ideali per famiglie e per coppie: negozi, bar, locali, ristorantini, trattorie e luoghi di svago offrono al turista una serata soft, ma allegra e ricca di occasioni di divertimento. Lungo Via Atena, dove anche la sera sarà possibile ammirare i palazzi sotto una luce diversa e suggestiva, ci si può rinfrescare con un ottimo gelato o una bibita, sedersi ad un tavolino per un cocktail rinfrescante, un aperitivo con stuzzicherie siciliane o un aperitivo musicale grazie alle piccole band che suonano live durante le sere estive nei vari locali.
Se si ama la vita notturna Agrigento offre due scelte: la prima è recarsi a San Leone dove, al tramonto i chioschi che durante la giornata offrono gelato, granite o macedonie, si trasformano in locali all’aperto con musica sotto le stelle adatta per adulti e bambini. La seconda opzione è andare in una discoteca o disco pub della zona. Tra le più famose troviamo il Noctis, il Fabrik Disco Club, il Cantiere 12.25 Underground Pub, locale assolutamente frequentatissimo dai giovani con musica dal vivo e location arredata in modo particolare ed originale, con un ampia scelta di birre, ideale per mangiare qualcosa low cost. Discoteca Amnesi, il Mirò Club o il Makauda sono i locali che vanno per la maggiore.